Non si placano le polemiche sulla vicenda dell’appartamento di Fossoli di proprietà dell’assessore alla sicurezza Cesare Galantini che ospita sei richiedenti asilo. L’immobile si trova in una palazzina in via Martinelli. “Nessuna istituzione ha contattato né me né i condomini per avvisarci dell’arrivo dei richiedenti asilo” ha ribadito l’amministratrice del condominio, Emanuela Gasparini. “Nessuno mi ha informata preventivamente della locazione di questo appartamento ai profughi tramite la Cooperativa Caleidos, e anche gli altri residenti erano all’oscuro di tutto, nemmeno una comunicazione, anche informale: siamo venuti a sapere della cosa - prosegue la Gasparini - solamente in occasione del trasloco”. Quindi a giochi fatti. L’amministratrice ha poi indetto varie riunioni, alle quali “il signor Galantini non è mai intervenuto, così come nessun rappresentante dell’Amministrazione Comunale”. Presente solo Caleidos.
Nessuna comunicazione è arrivata da parte delle istituzioni anche “sulla manifestazione di Forza Nuova davanti al palazzo, una manifestazioen autorizzata e di cui l'amministrazione doveva essere a conoscenza".
Ma qual è al momento la situazione nel condominio? "Al momento -riferisce Emanuela Gasparini- i condomini lamentano problemi di ordine pubblico e riferiscono di un continuo via vai di persone”.
L’auspicio dell’amministratrice e dei condomini è che il sindaco di Carpi Alberto Bellelli -che, lo ricordiamo, intervistato da noi nei giorni scorsi aveva sostenuto la legittimità e la correttezza dell’operato di Galantini- rispetti quanto più volte sottolineato in tema di accoglienza: “chiediamo al sindaco di rispettare le linee da lui stesso definite, in particolare progettualità condivise dall'inizio, la presenza h24 di un educatore della cooperativa nell’appartamento e la segnalazione obbligatoria da parte di Caleidos al Comune sull’individuazione degli alloggi”.