La scorsa settimana siamo stati all’R-Nord di Modena e, accompagnati da alcuni residenti, abbiamo constatato come ormai nel palazzo la situazione sia fuori controllo. Tra i problemi, accanto a spaccio e prostituzione, subaffitti di posti letto in appartamenti anche di proprietà pubblica. Acer, che insieme al Comune possiede 14 alloggi (13 di CambiaMo e uno di Acer), in una mail ci aveva comunicato che trattandosi di contratti a canone concordato non erano previsti controlli sistematici. Chiara Tassi ha quindi approfondito il tema dei controlli –dato che un’intervista specifica sull’R-Nord ci è stata negata, rimandando solo a quanto detto nella mail- con la direttrice di Acer Nadia Paltrinieri….
“Accanto alle comunicazioni che ci arrivano dagli amministratori di condominio, ad essere molto importanti sono le segnalazioni dei vicini – dice la Paltrinieri – sugli alloggi abbandonati, ad esempio, o sulla presenza di persone estranee. Di fronte a queste segnalazioni, poi, mandiamo il nostro ispettore a verificare la situazione”. Si tratta, ci dice la Paltrinieri, di un unico ispettore presente nel modenese per 6mila 300 alloggi in tutta la provincia, facile quindi capire perché la maggior parte dei controlli avvenga su segnalazione degli stessi residenti.
Nessun caso di occupazione abusiva, al momento, nel modenese, mentre ci sono alcuni appartamenti occupati da persone inserite dal vecchio assegnatario, e che, una volta che questo viene a mancare o si trasferisce, non avrebbero titolo per rimanere lì. “In questi casi procediamo a liberare l’alloggio con l’aiuto della forza pubblica o con lo sfratto”.
Gli appartamenti in affitto a canone concordato, come quelli dell’R-Nord, invece seguono la normativa civile ed un rapporto privatistico. “L’assegnazione avviene tramite bandi pubblici –puntualizza la Paltrinieri- Chiaro che anche qui c’è un controllo sul pagamento regolare dei canoni, e su chi abita negli alloggi: se ci vengono segnalate situazioni di occupazioni strane, interveniamo”.
Secondo quanto ci hanno riferito diversi residenti dell’R-Nord, però, queste situazioni limite sono state più volte segnalate all’ufficio del Portierato Sociale che ha sede proprio nel palazzo, senza che al momento sia stata trovata alcuna soluzione.