Pugno duro dell’amministrazione comunale di Nonantola per la sicurezza e il contrasto del degrado, peccato che a farne le spese sia stata una bambina di appena 8 anni. La piccola artista di strada, come ci ha raccontato la mamma Elena Piffero, stava suonando il violino con il suo papà per le strade del paese e, all’interno della custodia aperta, alcuni passanti hanno gettato delle monetine. A quel punto si sono avvicinati due agenti della polizia municipale ed hanno elevato all’uomo una multa di 100 euro, con la motivazione che stava raccogliendo questua sulla pubblica via, recando disturbo ai passanti. “Ho così deciso di scrivere alla sindaca” - ha detto la mamma, Elena Piffero, intervistata da Federica Boccaletti - “e di chiedere innanzitutto un distinguo. Inizialmente la sindaca aveva risposto che è stato applicato il regolamento comunale sull’accattonaggio. Ma gli artisti di strada, i musicisti di strada non sono degli accattoni, c’è una bella differenza secondo me! La stessa sindaco poi ieri sera mi ha mandato un messaggio dicendosi molto dispiaciuta e disponibile a rivedere la sanzione, in quanto ha capito che eravamo lì per suonare e non per raccogliere soldi. Quello che vorrei io è che si creasse un distinguo abbastanza netto e che si aprisse una finestra di legalità per questo tipo di attività. A Ferrara esistono addirittura dei pass per cui l’artista di strada può mettersi in regola, perfino con la Siae; in altre regioni, come in Piemonte o il Puglia, esiste una legge regionale che incoraggia questa tipologia di attività. Non vedo perché qui debba invece” - conclude Elena - “essere considerata un’occupazione abusiva di suolo pubblico ai fini, tra l’altro, di raccolta di elemosina”