Incendio doloso in concorso e illecita concorrenza con violenza e minacce. Sono queste le accuse ipotizzate dalla Procura e avallate dal GIP del Tribunale di Modena nei confronti di un imprenditore calabrese e di tre giovani stranieri. I fatti riguardano la distruzione di tre betoniere avvenuta a San Cesario sul Panaro e una nel bolognese tra aprile e maggio. Le indagini hanno permesso di risalire sia ai responsabili dei roghi, sia al presunto mandante, un calabrese di 59 anni originario di Vibo Valentia e residente a Sassuolo, titolare di una ditta che commercia in calcestruzzo: con gli incendi voleva danneggiare altre ditte per vincere gli appalti. Un metodo che ricorda quello utilizzato da alcuni imputati di Aemilia legati alla ndrangheta. A distruggere materialmente i mezzi della concorrenza un 22enne albanese, un 21enne tunisino e un 19enne marocchino. Questi ultimi sono a piede libero. Arresti domiciliari per l'imprenditore