Il cadavere carbonizzato di una donna, una marocchina di 38 anni che da anni viveva e lavorava come badante in città, è stato rinvenuto questa mattina sui sedili posteriori della sua auto, una Nissan Juke, in via Cavazza, in un cantiere a poca distanza dall’inceneritore. L’auto, secondo gli operai che lavorano nella zona, prima delle 11:30 non era lì. La procura di Modena procede per omicidio volontario a carico di ignoti. Le condizioni del corpo non consentono di stabilire in che modo la vittima sia stata uccisa, ha spiegato il procuratore capo Lucia Musti, sarà l’autopsia a fare chiarezza. Ma è certo è che al corpo sia stato dato fuoco, quindi si tratta di omicidio. Il corpo era sui sedili posteriori, chiuso all’interno del veicolo.
*** AGGIORNAMENTO DELLE ORE 7.00 DEL 7 FEBBRAIO 2019 **
La vittima è Ghizlan El Handroui, marocchina di 37 anni. La donna, che aveva lavorato come badante, viveva da una quindicina d’anni in Italia ed era residente in via Puccini a Modena. La procura indaga per omicidio volontario. L’ipotesi è che l’omicidio sia stato commesso in un altro luogo, poi l’assassino abbia portato l’auto in via Cavazza ed abbia appiccato il fuoco nel tentativo di occultare il cadavere. La Procura per ora non avrebbe emesso alcun fermo ma è stato sentito a lungo l’ex marito della vittima, suo connazionale, con il quale Ghizlan si era separata da qualche mese. Le prossime ore potrebbero essere decisive.
***AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10.26 DEL 7 FEBBRAIO 2019 ***
C'è stata una svolta nella notte: Khalil Laamane, si trova in stato di fermo per l'omicidio della sua ex moglie Ghizlan El Hadraoui. La decisione è stata presa al termine del lungo interrogatorio che l'uomo ha reso al magistrato Luca Guerzoni e agli uomini della squadra Mobile della Polizia. La Procura di Modena ha convocato un incontro alle 12.