Cambiamo, la società compartecipata tra Comune e Acer Modena, sta lavorando per creare altri 28 appartamenti –per un totale di 52 posti letto- nel palazzo che già ospita lo Studentato Paolo Giorgi, per rispondere alla crescente domanda di alloggi per studenti e lavoratori fuori sede. Una decisione, questa, che ha destato polemiche sia per un ulteriore investimento sull’Rnord, sia per la decisione di far alloggiare dei ragazzi in una delle zone più difficili di Modena.
Chiara Tassi è andata ad intervistare alcuni degli studenti che già vivono al Giorgi per capire qual è la situazione…
Marcella, da 5 anni nello studentato Giorgi
“La situazione che c'è qui sotto la vediamo anche noi, le facce ormai le riconosciamo: si va dalla classica lite tra prostitute, ormai un appuntamento settimanale, agli ubriachi e alle bottiglie rotte. Però è anche vero che i controlli passano. Io magari faccio attenzione a non rientrare da sola a casa, soprattutto la sera”.
La situazione ti sembra cambiata in questi 5 anni?
“No”
Che cosa dicono i tuoi compagni di Università quando gli dici che abiti all’R-Nord?
“Non credono che sia stato possibile inserire uno studentato universitario in questo palazzo…”.
Roberto, da 3 anni alla residenza Giorgi
“Di giorno non c’è nessun problema, la sera invece ci sono individui diciamo così un po’ particolari. Io in generale mi sento sicuro, magari si cerca di stare un po’ più attenti rispetto a quanto faresti in un’altra zona della città”
Convinto di rimanere qui oppure ti stai guardando intorno per cercare un’altra stanza?
“Mi sono convinto a rimanere qui, anche perché a livello economico c’è una certa convenienza”.
Leonardo, da 5 anni al Giorgi
“Io non ho mai avuto problemi, anche se qualche persona poco raccomandabile si, si vede. Devo però dire che loro a me personalmente non hanno mai dato problemi, non mi hanno mai fatto nulla”.
Attualmente nello studentato –ad accesso diretto, e quindi in cui è possibile entrare senza requisiti di merito ma solo data la disponibilità di un posto letto- sono ospitati 30 ragazzi, di cui 5 femmine. Non essendoci spazi comuni all’interno della residenza i contatti con i tre studenti di cui abbiamo riportato le testimonianze ci sono stati segnalati dalla stessa Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Foto: interno di uno degli appartamenti della Residenza Giorgi