Continua a far discutere, a Modena, l’incendio alla discarica di via Caruso , soprattutto dopo che, alla fine della scorsa settimana, Arpae ha confermato la presenza di concentrazioni di diossine oltre i limiti previstio dall'OMS tra le 23 di domenica 3 marzo e le 17 di lunedì. Intanto venerdì si sono conclusi i rilevamento sul posto, da oggi i dati inizieranno es ssere analizzati dai tecnici di Arpae, mentre si dovrà attendere giovedì per i risultati.
Chiara Tassi ha intervistato Davide Ferrari, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl...
"I rilevamenti da parte di Arpae -puntualizza Ferrari- hanno evidenziato nelle prime 18 ore da quando si è scatenato l'incendio, valori di diossine pari a 511 cg/m3, a fronte di un range dell'Organizzazione Mondiale della Sanità tra i 40 e i 300 cg/m3. Si è trattato, quindi, di valori superiori a questi limiti di riferimento".
Per altro decisamente superiori...
"In realtà non di moltissimo, si tratta inbfatti dello stesso ordine di grandezza. Parlaimo di quantità infinetesimali: sono stati stabiliti valori di riferimento molto bassi perchè le diossine effettivamente sono sostanze tossiche, che possono avere effetti anche a basse dosi".
Non è stato secondo lei azzardato, da parte di Arpae, ad incendio praticamente appena scoppiato dire "state tranquilli va tutto bene"?
Arpae ha fatto le prime comunicazioni alla cittadinanza dopo aver raccolto i primissimi dati, sulla base di rilevazioni fatte nell'immediato...
Che però, poi, si sono rivelate essere sbagliate...
No. In realtà date le condizioni atmosferiche che c'erano in quel momento, gli inquinanti sono subito saliti verso l'alto per poi ricadeere a terra solo nelle ore successive. Avendo Arpae dato informazioni sulla base dei dati disponibili subito, questo era quello che si leggeva. Nella rilevazione sucessiva, poi, il lkivello di diossine è praticamente tornato a livelli di normalità. L'esposizione, quindi, è stata per fortuna di durata modesta, e questo ci permette di dire che gli effetti sulla salute sono improbabili. Si potrebbero determinare, diciamo, degli effetti da accumulo laddove queste esposizioni fossero ripetute e prolungate nel tempo.
Di che tipo di problemi di salute stiamo parlando?
Potrebbero verificarsi effetti sul sistema endocrino, su quello immunitario, poi alcune diossine possono avere effetti cancerogeni...
Arpae ha proseguito i campionamenti fino a venerdì: una settimana è un tempo sufficente per avere idea di quello che sta accadendo nella zona a seguito dell'incendio?
"Se i risultati dovessero confermare un rientro nella normalità è sufficente -conclude Ferrari- se invece dovessero esserci valori che ancora si discostano da quelli di riferimento, i campionamenti saranno prolungati".