Timore ieri pomeriggio a Finale Emilia per un nuovo incendio alla Ecoblocks. A bruciare due filtri che servono per abbattere le polveri derivanti dalle lavorazioni. Le fiamme sono state subito domate dal sistema antincendio dell’azienda. Nonostante la densa colonna di fumo nero Arpae non ha eseguito alcuna rilevazione sul sito.
“Quando siamo arrivati, intorno alle 20, l’incendio era già spento – ha detto il direttore di Arpae Modena Stefano Forti intervistato da Chiara Tassi- Nel giro di poco più di un’ora, infatti, la squadra antincendio della ditta era riuscito a domarlo, quindi abbiamo preso atto di un evento già concluso. Non abbiamo ritenuto di attivare monitoraggi esterni perché, nonostante la colonna di fumo nero ben visibile, la durata ed il tipo di materiale che ha preso fuoco si ritiene abbia emesso volumi di fumi relativamente bassi. Le normali capacità dell’atmosfera di disperdere i fumi hanno fatto quindi si che si possa ritenere che nei dintorni della Ecoblocks non ci siano state ricadute significative. Abbiamo anche verificato che le acque utilizzate per spegnere l’incendio non si siano riversate nelle fognature esterne o nei canali intorno alla ditta. Correttamente sono state tutte raccolte all’interno della cosiddetta vasca di prima pioggia e verranno poi smaltite come rifiuti”.
Che cosa è bruciato?
“Quello che ha preso fuoco sono stati due filtri depolveratori che servono per separare le particelle polverose di legno dall’aria che poi viene emessa dai camini. Ciò che è bruciato è polvere di legno e il tessuto con cui sono fatte le maniche di questi filtri”.
Quindi nonostante il fumo nero che ha destato allarme nelle popolazione si può stare tranquilli?
Il denso fumo nero è determinata dal fatto che quando bruciano delle polveri di legno in maniera incontrollata e dei materiali filtranti, il fumo nero si vede…
Quindi nessuna ricaduta per la salute pubblica?
Anche i colleghi dell’Ausl, che sono stati informati, hanno condiviso di non attivare dei monitoraggi straordinari.