Hanno ricevuto in eredità una quarantina di reperti archeologici di cui ignoravano l’esistenza e la provenienza. Così, marito e moglie di Carpi si sono recati dai carabinieri chiedendo di recarsi presso la loro abitazione: in effetti, sono stati inventariati una quarantina di rari reperti che potrebbero avere addirittura duemila anni. Anfore, colonne, capitelli, statue, perfino un’ acquasantiera. E’ stato tutto sequestrato in attesa della valutazione della Sovrintendenza per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna.