I carabinieri di Carpi hanno individuato e arrestato i quattro giovanissimi che il 2 ottobre scorso rapinarono una sala slot di Mirandola, picchiando con ferocia il gestore dell’attività. Tre sono minorenni, uno ha solo 15 anni, l’unico maggiorenne ha da poco compiuto 18 anni. Tre sono italiani, uno nordafricano: hanno tutti numerosi precedenti, hanno già commesso reati, ma sono sempre stati collocati in casa famiglia per essere rieducati. A Mirandola il bottino della rapina fu di 30mila euro che i 4 hanno speso a Bologna in poche ore comprando abiti sportivi firmati, orologi, gadget tecnologici, pranzando e cenando in lussuosi ristoranti e spostandosi in taxi.
Proprio nelle comunità i ragazzi hanno stretto legami con altri giovani problematici e torna al centro della cronaca la casa famiglia Favola Mia di Medolla, dove il Centro per la Giustizia Minorile continua a convogliare minori che commettono reati e che già negli anni passati era stata chiusa per ben due volte dall’ex sindaco. L'attuale sindaco Concialoni, ai microfoni di Radio Bruno, ha confermato che il problema della gestione delle case famiglia sul territorio è nota da tempo e L'Unione Comuni Area Nord, San Felice in testa, sta lavorando per intraprendere nuove iniziative.