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Modena Cronaca Supplenti: è ancora caos. Forse tutti in classe da lunedì prossimo

Supplenti: è ancora caos. Forse tutti in classe da lunedì prossimo

"I ritardi sono da imputare al Ministero" dice Claudio Riso della Cgil Scuola di Modena

Lascia un commento | Tempo di lettura 254 secondi Modena - 16 Sep 2020 - 10:56

La scuola è iniziata da ormai tre giorni ma i problemi rimangono, in particolare per quanto riguarda i supplenti.
Ieri i computer del Provveditorato di Modena –che per la prima volta quest’anno ha utilizzato per l’assegnazione degli incarichi la piattaforma SiGeCo- sono andati in tilt creando problemi anche nelle graduatorie: gli elenchi, che contengono errori, saranno revisionati “a mano” - assicurano dal provveditorato- “lavorando fino a notte fonda”.
Intanto però gli insegnanti precari restano ad aspettare.
Ieri in tanti si sono recati sotto le finestre dell’Ufficio Scolastico Provinciale per chiedere spiegazioni dopo che dalle 9.30 gli incarichi avrebbero dovuto essere online mentre non si ricevevano risposte né via telematica né dal centralino degli uffici. Alle 12 e 45 venivano contati mille 300 incarichi ancora da assegnare su 2mila 500 posti vacanti, secondo i sindacati. Tutti insegnanti che da questa mattina avrebbero dovuto essere in classe.

Chiara Tassi ha intervistato Claudio Riso della CGIL Scuola di Modena 

“Il Ministero quest’anno ha deciso di riaprire le graduatorie degli insegnanti che fanno supplenze annuali, graduatoria che è stata poi chiusa a metà agosto. Da li è iniziato il lavoro di preparazione delle nuove graduatorie in tutta Italia ma si è dovuto attendere la call veloce del Ministero, che si è chiusa l’8 settembre. Prima di quella data era impossibile per qualunque Ufficio Scolastico Provinciale d’Italia procedere con le convocazioni. Modena ha iniziato il 14 settembre, ma nonostante l’uso quest’anno di una piattaforma dietro ci sono persone che ci lavorano, che aggiornano i dati, non è un algoritmo che elabora le graduatorie. Le assegnazioni quindi stanno avvenendo: è vero, siamo in ritardo, ma va detto che questo ritardo è imputabile esclusivamente a tempi che è stato il Ministero a determinare.
Credo che non sia stata una buona idea quella di decidere, quest’anno, di rinnovare le graduatorie perché è questo che ha allungato i tempi. E ciò porta tensioni e malumori nei docenti precari, che per altro stanno perdendo giorni di lavoro, oltre che disagi alle famiglie e agli studenti, ed in particolare agli studenti che avrebbero dovuto fin dal primo giorno  avere accanto gli insegnanti di sostegno”.

La scuola però è stata chiusa 6 mesi, l’aggiornamento delle graduatorie e queste nomine non potevano essere fatte prima?

La scuola non è stata mai ferma: è stata chiusa dal 22 di febbraio ma di fatto tutto il personale, a partire dagli insegnanti, hanno lavorato fino all’ultimo giorno di scuola facendo didattica a distanza.
Il Ministero però poteva scegliere di aprire prima le graduatorie oppure di tenere buone le vecchie e lavorare su quelle. Se avesse fatto quest’ultima scelta avremmo avuto le graduatorie pronte e quindi già da subito gli insegnanti in classe. Insisto sul fatto che la scelta politica sulla gestione della questione è stata tutta del Ministero. Ma evidentemente c’erano altre emergenze…

Modena quest’anno ha scelto –per evitare gli assembramenti- la via telematica, se le nomine fossero state in presenza gli insegnanti sarebbero già stati in classe? Così ad esempio è accaduto in altre province dell’Emilia Romagna dove le nomine sono state fatte anche quest’anno in presenza…

Le convocazioni in presenza sono state fatte nelle province più piccole, con meno personale. A Modena parliamo di 2mila 500 persone. Credo che con la situazione sanitaria che c’è adesso sarebbe stato complicato e pericoloso convocare in presenza. Anche le stesse famiglie credo non si sarebbero sentite tranquille ad avere in classe un insegnante che nei giorni precedenti è stato a contatto con centinaia di persone.
La piattaforma – nuova- sicuramente complica la situazione e il mio auspicio è che dopo questo anno particolare si torni alle convocazioni in presenza, che per altro sono più trasparenti.

Insegnanti ancora da assegnare, di che numeri parliamo?

Su circa 2mila 500 persone ieri ne sono stati assegnati circa mille 300. E’ probabile che oggi si concludano le operazioni. Non tutti però poi andranno in cattedra: ci saranno quelli che rinunceranno, quindi l’Ufficio scolastico provinciale dovrà aspettare questi tempi poi si potrà procedere a nominare gli altri insegnanti che sono in coda.

Quindi arriveremo a quando, per averli in classe?

La maggior parte saranno in classe lunedì prossimo. Poi le operazioni continueranno con le convocazioni che faranno le scuole.

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