La Regione Emilia Romagna lancia una nuova campagna di screening rivolta questa volta in particolare ai genitori dei bambini in età scolare. Prenderà il via – secondo quanto annunciato ieri dall’assessore Donini- entro 15 giorni nelle farmacie che aderiranno al progetto.
Intanto, con il voto alle porte –lo ricordiamo si voterà domenica e lunedì per il referendum costituzionale e per l’elezione di nuovi sindaci in diversi nostri comuni- ci si chiede quali debbano essere le regole per l’accesso ai seggi che, nella maggior parte dei comuni saranno come sempre all’interno delle scuole. E mentre insegnanti e studenti devono rispettare ogni giorno ferree regole anticovid, le indicazioni anti-contagio -contenute nel Protocollo per le consultazioni elettorali- ancora una volta invece si affidano al buon senso.
Non si dovrà recare al seggio chi ha la febbre, chi è stato in contatto con persone positive e chi è in quarantena ma se lo farà non se ne accorgerà nessuno. Non verrà infatti misurata la febbre all’ingresso.
Prima dell’insediamento deve essere assicurata una pulizia approfondita in tutti i locali da ripetere periodicamente nel corso delle operazioni di voto ma non è indicato a chi spetti fare le pulizie: agli scrutatori o al personale scolastico?
Due sono i momenti in cui si prevede il panico generale: quando si dovrà procedere con l’identificazione dell’elettore perché dovrà arretrare alla distanza di due metri e rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento e quando si dovrà ricordare la giusta sequenza dell’igienizzazione delle mani perché l’elettore dovrà usare il gel una prima volta all’ingresso, una seconda prima di ricevere la scheda e la matita e una terza volta prima di lasciare il seggio. Non è escluso il rischio di entrare sani in cabina e uscire col virus, ma… lo sappiamo …. il rischio zero non esiste.
Sara Gelli
