Bambini in quarantena e genitori che devono assentarsi dal lavoro per accudirli. Nonostante il decreto legge dell’8 settembre preveda l’erogazione di congedi parentali al 50% proprio per stare a casa con i bimbi, l’Inps ancora non ha recepito la direttiva che sì, non è ancora legge, ma che può, in realtà, essere già applicata.
Sentiamo una mamma, a casa per la quarantena del figlio dopo un caso positivo in una scuola materna di Carpi, intervista da Chiara Tassi.
“Una volta che il pediatra ha certificato che i bambini dovevano stare in quarantena per 15 giorni causa contatto diretto con una persona positiva ho chiamato subito l’INPS per capire come gestire la cosa al lavoro. E l’ente mi ha detto di prendere le ferie oppure il normale congedo parentale al 30%”.
In realtà il decreto c’è, pubblicato l’8 settembre (si tratta del dl 111 - il tema lavoro agile e congedi è all'art.5) e prevede un congedo al 50% proprio per casi come questi, occorre solo che l’INPS ne prenda atto…
Esatto. Io, decreto alla mano, ho richiamato l’INPS e mi è stato ribadito che non essendo il dl stato ancora convertito in legge non posso usufruirne. Gli ultimi congedi parentali per Covid previsti per legge sono terminati il 31 agosto.
Ora, io dico: ci sono stati mesi per organizzarsi prima dell’inizio della scuola. Credo che fosse compito dello stato e dell’ente fare in modo che queste coperture fossero disponibili per i genitori senza impazzire –ribadisco, io ho chiamato più volte l’ente poi, per “sfinimento” sono a casa in ferie. Era prevedibile che con la riapertura delle scuole casi di positività –e quindi di quarantena- si verificassero.
La vostra classe è tutta in quarantena quindi non sei l’unico genitore ad avere problemi, immagino…
I genitori sono molto, molto arrabbiati. Alcuni hanno la possibilità di fare smart working ma chi non può necessita davvero di un congedo parentale riconosciuto causa Covid. Io sono fortunata che ho un doppio lavoro e riesco ad arrivare a fine mese, ma ci sono famiglie che sono in ginocchio dal 23 febbraio. Sulla chat dei genitori diciamo che c’è un’aria piuttosto tesa…