"Noi siamo qui, vogliamo futuro" è lo slogan della manifestazione di baristi, ristoratori e servizio catering che si è svolta questa mattina in Piazza Grande, in concomitanza con la mobilitazione indetta a livello nazionale da Confcommercio. Il passaggio in zona arancione infatti non consente ancora a bar e ristoranti di aprire al pubblico e i locali possono soltanto accontentarsi dell'asporto o del delivery. "E' un settore allo stremo - ci racconta Vinicio - oggi in rappresentanza del comparto matrimoni, banchetti e grandi eventi. Nel corso del 2020 abbiamo perso l'80% del fatturato, così non possiamo reggere ancora a lungo". "Il 2021 è cominciato veramente molto male - gli fa eco Alessandro Nicolini titolare della Caffetteria Giusti - chiediamo una data certa di inizio per poter tornare a lavore". "Io con l'asporto non lavoro per niente - spiega Adele Casolari del ristorante La Frasca di Modena - speriamo di riaprire al più presto perchè la situazione è davvero pesante e la dignità della vita è il lavoro: vogliamo riaprire. Queste aperture e chiusure sono deleterie, sia a livello di costi che psicologico". "Abbiamo tantiissime aziende in difficoltà, siamo qui per manifestare le situazione assolutamente drammatica dei pubblici esercizi e di tutta la ristorazione - spiega Luca Ascari, segretario provinciale della Fipe Confcommercio di Modena - è necessario avere una data certa per poter programmare la riapertura. Le cifre dei ristori rappresentano solo il 5% della perdita di fatturato".