In carcere a Reggio Emilia dove si trova in isolamento, Ikram Ijaz, insieme ad un altro cugino e allo zio, è stato ripreso dalle telecamere la sera prima della scomparsa di Saman muoversi con pale, vanghe e un sacchetto di plastica intorno all'abitazione della famiglia Abbas nell’azienda agricola a Novellara, in cui lavora da tempo il capofamiglia. Mentre Ijaz è ora nelle mani della giustizia italiana, gli altri indagati sono tutti latitanti. Anche il padre della giovane, Shabbar, pur avendo confermato che il 10 giugno sarebbe rientrato in Italia dal Pakistan dove si trova attualmente con la moglie, non si è più visto. Intanto grazie all’uso di un sofisticato strumento, sono emersi 15 punti critici che potrebbero nascondere la verità. E’ lì che sono iniziati scavi e approfondimenti speciali, anche se non si escludono altre ipotesi sul probabile occultamento del cadavere