Una vera e propria odissea. Così un’ascoltatrice ai microfoni di Radio Bruno aveva definito il viaggio a bordo del treno regionale Rimini Modena del pomeriggio di domenica 3 giugno. A causa del sovraffollamento del convoglio gran parte dei viaggiatori sono dovuti restare in piedi, nonostante avessero pagato il biglietto per la prima classe, e una persona si è addirittura sentita male, rendendo necessario l’arresto del treno per consentire l’intervento dell’ambulanza. E come se non bastasse si è verificato pure un guasto a Castelfranco Emilia, dove diversi viaggiatori sono dovuti farsi venire a prendere in auto da amici o parenti. Come risponde Trenitalia? Federica Boccaletti lo ha chiesto ad Alessandra Coppa, dell’ ufficio stampa: “Intanto ci scusiamo con i nostri viaggiatori che hanno subito questi disagi nella giornata di domenica. Come Trenitalia abbiamo anticipato al primo week-end di giugno la programmazione di rinforzo che normalmente mettiamo in campo a partire dall’orario estivo. Quindi già domenica scorsa dalle tre del pomeriggio fino alle nove di sera c’erano oltre il doppio dei treni che normalmente circolano in quella fascia oraria, con indicativamente 5.000 posti in più rispetto all’offerta ordinaria. Un’ulteriore intensificazione non era dunque possibile”.
Chi ha subito questi disagi ed ha conservato il biglietto può fare richiesta di rimborso? “Come sempre in questi casi è possibile rivolgersi alla direzione del trasporto regionale dell’Emilia-Romagna, anche attraverso il sito, e presentare una richiesta, allegando il biglietto, che poi verrà ovviamente vagliata dalla direzione stessa”.
In tanti hanno segnalato che purtroppo tali disagi e tali disservizi non sono limitati alle corse domenicali, ma si registrano piuttosto di frequente. Su questo punto Trenitalia non ha voluto replicare dal momento che ha bisogno di dati precisi, come ad esempio l’indicazione del treno in cui si sono verificati i problemi.