Utilizzavano armi da fuoco e machete i cinque cinesi arrestati nella notte dai carabinieri di Gorizia: il blitz è scattato in diverse città tra cui anche Reggio Emilia dove sono stati effettuati due arresti. L'operazione, denominata 'Crimini d'Oriente”, ha permesso di risalire ai presunti responsabili di due rapine in appartamento e sette furti messi a segno o tentati ai danni di fabbriche e laboratori tessili cinesi. Nel corso dei loro raid con armi da fuoco, coltelli, accette e machete, non esitavano a usare violenza sulle vittime, che venivano imbavagliate e legate con fascette di plastica. L'indagine si è rivelata particolarmente complessa in considerazione della ritrosia tipica della comunità cinese, a denunciare alle forze dell'ordine i torti subiti, nel timore di andare incontro a ulteriori, gravi ritorsioni.