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Modena Cronaca Manovra antismog: il 60% dei mezzi Seta è "fuori legge"

Manovra antismog: il 60% dei mezzi Seta è "fuori legge"

Marverti: I mezzi però non si fermeranno, o Seta non sarà in grado di garantire il servizio

Lascia un commento | Tempo di lettura 118 secondi Modena - 10 Sep 2018 - 11:55

Il 60% dei mezzi Seta attualmente in circolazione con l’entrata in vigore, il primo ottobre, della nuova manovra antismog –che fermerà, lo ricordiamo, anche i diesel più recenti, gli euro 4- dovrebbe rimanere fermo. Ma il condizionale è d’obbligo, come conferma a Chiara Tassi Mauro Marverti del Comitato Modena Salute Ambiente. “Sicuramente diversi mezzi continueranno a circolare –dice Marverti – A decidere quanti e quali mezzi si fermeranno, infatti, è sostanzialmente Seta in base alle esigenze di servizio. E’ per questo che credo che una buona parte dei mezzi che dovrebbe fermarsi continuerà invece a circolare: senza, Seta non potrebbe garantire tutte le corse”.

Della serie, quindi, armiamoci e partite: “C’è una mancanza di coerenza tra quello che viene richiesto, giustamente, dal nostro punto di vista, ai cittadini, e quello che riesce e vuole fare un’amministrazione pubblica che ha una partecipazione in un’azienda come Seta, con un parco auto obsoleto, fermo ad un’età media di 10-12 anni, con punte anche superiori”.

Insomma, vien da pensare, si potrebbe oggi come in passato –l’ultimo caso è quello dei bus acquistati pochi giorni fa da Pavia, categoria euro 3, quindi già obsoleti- acquistare meno mezzi ma più nuovi, o comunque modificare una politica ambientale che da un lato ha permesso il raddoppio, a Modena, dell’incenerito e dall’altro, lo stesso anno, di comprare mezzi pubblici usati perché non vi erano abbastanza fondi per acquistarne di nuovi. “E’ un po’ come mischiare pere con mele – conclude Marverti- ma se quei 100milioni di euro che sono stati spesi da Hera, partecipata dal Comune, per il raddoppio dell’inceneritore fossero stati investiti da Atcm/Seta, anche questa compartecipata dal Comune, per acquistare mezzi nuovi oggi non ci troveremmo con un inquinamento “doppio”: un inceneritore che brucia una maggiore quantità di rifiuti, producendo quindi maggiore inquinamento, e dei mezzi vecchi sulle strade, che inquinano di più”.       

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