Francesco Amato, il condannato a 19 anni nel processo Aemilia, che ieri l’altro ha tenuto in ostaggio 5 dipendenti delle poste a Pieve Modolena di Reggio, ora rischia una nuova pena per ulteriori 25 anni.
Dopo essersi arreso, è stato arrestato in flagranza e contestualmente gli è stata notificata la custodia cautelare in carcere per la sentenza di primo grado di Aemilia. Ora si trova in cella in isolamento ed è stato sottoposto a una visita medica per uno stato di affaticamento. Il capo di imputazione a suo carico è sequestro di persona a scopo di coazione, ma gli inquirenti potrebbero anche valutare l’aggravante del metodo mafioso, poiché, presentandosi come condannato di Aemilia, avrebbe fatto leva sulla potenza intimidatoria della ‘ndrangheta. Al momento non è ancora stata fissata l’udienza di convalida.
Amato che vive della pensione di invalidità non avrebbe per ora nominato un legale e sarebbe assistito dall’avvocato d’ufficio.