La Polizia di Modena ha arrestato il capobanda di un gruppo di probabilmente 3 persone dedito a furti in case e ditte nel modenese. Si parla di decine di colpi messi a segno. La scientifica ha trovato la sua impronta all'interno di un borsone che la banda aveva abbandonato nella fuga provocata dall'arrivo della volante nel corso del furto del 30 agosto in una casa in via Cremaschi a Villanova. Si tratta di un 27enne albanese irregolare che si era poi rifugiato, con tutta probabilità con altre due persone, nella casa di un indigente 40enne italiano a Sorbara. Gli agenti avevano allora installato un gps sotto la mercedes classe A con la quale la banda si spostava per compiere furti nella provincia. Curioso il modus operandi: parcheggiavano l'auto poi si spostavano a piedi nella notte per la ciclabile, tra freddo e nebbia. Di rientro da un furto messo a segno il 14 dicembre a Nonantola gli agenti si sono recati nella casa di Sorbara e sono riusciti a fermare un altro soggetto sempre albanese che però era senza refurtiva (denunciato ) mentre il capobanda è fuggito dalla finestra per poi essere arrestato in zona stadio 12 ore dopo. Il terzo soggetto secondo gli agenti si sarebbe allontanato da Nonantola in autonomia, la polizia è sulle sue tracce.