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Reggio Emilia Cronaca La sicurezza dei “grandi eventi” affidata ai richiedenti asilo appena sbarcati dalle coste libiche: arresti dei carabinieri

La sicurezza dei “grandi eventi” affidata ai richiedenti asilo appena sbarcati dalle coste libiche: arresti dei carabinieri

I militari stanno eseguendo perquisizioni e ordinanze di custodia tra Emilia e Lombardia

Lascia un commento | Tempo di lettura 117 secondi Reggio Emilia - 28 Jan 2019 - 08:43

Dalle coste libiche alla security. Con falsi decreti prefettizi utilizzavano “in nero” anche profughi richiedenti asilo, nomadi e pregiudicati  per gestire la sicurezza dei “grandi eventi” tra cui i concerti dei Rolling Stones, Depeche Mode e di Vasco Rossi. Sfruttando i richiedenti asilo, sottopagati e impreparati in quanto dotati di falso decreto prefettizio, hanno messo a rischio l’incolumità di centinaia di migliaia di persone.
I carabinieri di Reggio stanno eseguendo 4 ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti indagati e diverse perquisizioni tra Emilia e la Lombardia.

+++AGGIORNAMENTO+++
Le 4 ordinanze cautelari sono state emesse nei confronti di un 38enne modenese e un 63enne abitante a Bologna, titolari di due importanti società di sicurezza operanti sul territorio nazionale. Gli altri due indagati sono una donna di 50 anni e il figlio 30enne entrambi pregiudicati campani con base nel reggiano e finiti in carcere.

Tra i concerti interessati dalle indagini quello dei Guns’N Roses di Imola del 10 giugno 2017, dei Depeche Mode di Milano del 28 giugno 2017, di Vasco Rossi di Modena dell’1 luglio 2017, di David Guetta di Padova del 28 luglio 2017, del DJ Salmo del 09 settembre 2017 e dei Rolling Stones di Lucca del 23 settembre 2017.

Questa una delle dichiarazioni maggiormente significative raccolte durante le indagini da parte di uno dei tanti richiedenti asilo reclutati ed utilizzati dagli indagati: << Sono giunto in Italia clandestinamente nel giugno 2016.. Una volta a Modena da quando abbiamo cominciato il lavoro a quando lo abbiamo terminato nessuno, né di alcuna società né delle forze dell’ordine mi ha mai chiesto alcun documento ovvero effettuato alcun controllo sul mio cartellino né tanto meno sono stato oggetto di filtraggio con metal detector o di altro tipo, nemmeno visivo o sul contenuto delle mie tasche o degli effetti che portavo con me. Io mi ritengo una brava persona ma di fatto trovai strana l’assenza di controllo poiché se io fossi stato un terrorista avrei potuto fare qualsiasi cosa>>.

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