Dopo l’approvazione della nuova legge, Enrico Aimi, legale del commerciante di Formigine Giuliano Barbieri, ha annunciato il ricorso in Cassazione. Barbieri, lo ricordiamo, era stato condannato a tre anni e un mese per tentato omicidio dopo aver ferito un 27enne del Montenegro colto in flagrante mentre stava svaligiando il suo negozio insieme a due complici. Il commerciante, che deteneva regolarmente un’arma, sparò tre colpi. Chiara Tassi ha intervistato all’avvocato di Barbieri, Enrico Aimi...
Il caso di Barbieri e la sua condanna avevano fatto molto discutere: ora che cosa cambierà ora per il suo assistito?
Intanto premetto che ovviamente cambierà non solamente per lui ma per tutti gli italiani che si sono trovati, o si troveranno, in situazioni di pericolo come accaduto a Barbieri. Il principio fondamentale è che l'uso di un'arma per legittima difesa -ovviamente parliamo, come nel caso di Barbieri, di un'arma regolarmente detenuta- viene sempre ritenuto giustificato, legittimo, e quindi non eccessivo.
Adesso quindi farete ricorso?
Certamente. Non solo perché è stata modificata la legge, ma perché sin dall’inizio abbiamo ritenuto che Barbieri fosse giustificato nel suo gesto di difesa. Il mio cliente si è trovato in una situazione di fortissimo turbamento, e la nuova legge è intervenuta anche su questo aspetto: del resto già la saggezza latina lo diceva "Chi viene aggredito non ha la bilancia per una reazione che sia appunto bilanciata all’aggressione".
Una delle questioni che maggiormente aveva indignato i cittadini era la possibilità, per il ladro, di ottenere un risarcimento da Barbieri. Con la nuova legge cambia qualcosa?
E' vero, in genere, sino ad oggi, il ladro che entrava in casa paradossalmente aveva diritto al risarcimento, ma da oggi non sarà più così.