Si tratta di Leopoldo Scalici, 40 anni, di Pavullo, noto in paese per i suoi problemi con gli stupefacenti. L’uomo, che risulta vivere con la famiglia ma è di fatto senza fissa dimora, sabato sera si sarebbe recato a Sassuolo per prendere in prestito un furgone da un amico, poi si è diretto alla Bruciata, dove ha caricato una prostituta nigeriana per una prestazione sessuale a pagamento. A quel punto però qualcosa è andato storto: l’uomo non era soddisfatto della prestazione e ne è nata una lite poi degenerata. La donna, colpita più volte alla testa con un oggetto contundente ancora non identificato, è morta: Scalici, quindi, si è diretto verso la zona di Mulini Nuovi, ad Albareto, ed ha cercato di disfarsi del corpo, ritrovato poi, lo ricordiamo, ieri mattina da un passante in un canale. Il presunto assassino ha ripulito il furgone ad un autolavaggio, cercando di togliere ogni traccia di quanto accaduto ed ha restituito il mezzo all’amico. Ieri pomeriggio, poi, quando polizia e carabinieri erano intenti a cercare il responsabile del brutale omicidio, Scalici si è costituito. Si tratta del terzo femminicidio in due mesi nel modenese.