La volta della navata centrale è crollata, salve invece le torri. Le opere d'arte salvate dall'incendio saranno trasferite al Louvre, mentre parte la gara di solidarietà per la ricostruzione: 300 milioni arriveranno dalla multinazionale LVMH, famiglia Arnault e Total.
"La cosa più strana è stato il silenzio che c’era intorno a Notre Dame, si sentivano solo le sirene dei pompieri."
A raccontare il sentimento che serpeggiava ieri tra i cittadini e i turisti è una giovane carpigiana, Giulia Marrone, che da 4 anni vive nella capitale francese.Giulia Marrone carpigiana , classe 1992, da più di quattro anni a Parigi per motivi di studio abita vicino a Notre Dame ed è scesa in strada ieri sera.
“Notre Dame è stato il primo monumento che ho visto arrivando a Parigi quattro anni fa: vederla bruciare è stato toccante perchè fa parte della mia quotidianità, io vivo in questo quartiere. E’ stato molto toccante per tutti i carpigiani perché all’interno è custodita una pala d’altare importantissima del Carracci dove è raffigurata l’immagine di San Bernardino, il nostro patrono, che salva Carpi."
Oggi il cielo grigio e piove. "Ieri la cosa più strana è stato il silenzio che c’era intorno a Notre Dame, si sentivano solo le sirene dei pompieri. Ci sono già volontari e associazioni pronti a dare nuovo splendore a Notre Dame e la raccolta fondi avrà un grande riscontro. La parte inferiore di Notre dame è rimasta intatta forse qualcosa cambierà al suo interno, ma spero che la ricostruzione rimanga fedele all’originale. Ha accompagnato la città di Parigi in tutti i suoi istanti negli ultimo 900 anni è un simbolo di Parigi nel quale tutti i francesi si riconoscono”.