Torniamo a parlare dei danni da decine di migliaia di euro che Modena ha riportato a seguito del passaggio del corteo degli anarchici del 25 aprile: se la manifestazione fosse stata deviata su un altro percorso e si fossero fatti controlli preventivi, le cose sarebbero andate diversamente. Ne è convinto il Siulp, il sindacato di polizia di Modena.
“Non sono state messe in campo azioni fondamentali per l’ordine pubblico, come ad esempio differire il percorso o l’orario. E soprattutto non sono stati fatti quei controlli preventivi che consentono di fermare alcuni problemi all’origine – dice Roberto Butelli, segretario regionale Siulp, intervistato da Chiara Tassi- Qualche tempo fa, ad esempio, a Torino proprio grazie a questi controlli sono stati fermati manifestanti violenti molto tempo prima che scendessero in piazza”.
Ci sono stati alcuni cittadini che hanno detto di aver chiesto aiuto agli agenti per fermare atti vandalici in corso ma che si sono sentiti rispondere “non possiamo intervenire”. Come è possibile?
“La situazione può sembrare paradossale, ma di fatto è quello che è successo. Si è preferito che venissero compiuti atti di vandalismo per evitare di arrivare allo scontro fisico con i manifestanti. Anche perché, anche nel caso dello scontro fisico, ci sarebbero state conseguenze: da un lato per la salute e dal punto di vista giudiziario, per eventuali lesioni procurate o ricevute; dall’altro per le immancabili polemiche che ne sarebbero seguite e che vedono sempre la polizia al centro di contestazioni: siamo considerati sempre come i soliti violenti che attaccano e picchiano dei poveri ragazzi che manifestano. Purtroppo è già successo in passato, e con un dispiegamento di forze che non era sicuramente all’altezza della situazione, si è scelto di evitare la strada più pericolosa”.
Secondo voi, soprattutto ai piani alti, si è sottovalutata la situazione?
“Noi abbiamo avuto questa netta impressione, per cui siamo profondamente rammaricati per il danno che la città di Modena ha ricevuto, ma crediamo che ci siano delle grosse responsabilità da parte dei nostri vertici che ci fanno vivere una situazione assolutamente difficile. Siamo molto demotivati e molto provati”.