Amanda Knox, accusata poi completamente assolta dell’omicidio dell’amica Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007, tornerà in Italia per partecipare, a Modena, alla prima edizione del Festival della giustizia penale che si terrà dal 13 al 15 giugno in città.
“L’abbiamo agganciata- dice il presidente della Camera Penale di Modena Guido Sola intervistato da Chiara Tassi- grazie alla co-organizzazione di Italy Innocence Project, associazione che da anni si occupa di tematiche proprie dell’errore giudiziario e che dal 2015 è in contatto con Amanda Knox”.
La giovane, lo ricordiamo, è stata al centro di una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni, cominciata la notte del primo novembre del 2007 quando l’amica e compagna di studi Meredith Kercher venne uccisa con una coltellata al collo in un'abitazione di Perugia che le due, insieme ad altre due giovani italiane, avevano preso in affitto. La Knox e il suo allora fidanzato Raffaele Sollecito dopo pochi giorni vennero accusati di essere gli autori dell'omicidio per poi essere definitivamente riconosciuti innocenti, dopo anni di processi e di carcere, dalla Cassazione.
“Amanda Knox gradiva tornare in Italia e parlare di giustizia per la prima volta dopo essere stata protagonista di un processo importante, che noi tutti ricordiamo, e noi, come Camera Penale di Modana, abbiamo ritenuto che fosse corretto ospitarla nell’ambito di questa iniziativa in quanto icona del processo mass-mediatico”.
Alla base del festival, infatti, c’è proprio il concetto di “populismo giudiziario”, ossia processi fatti oggi prima sui mass media e sui social che nelle aule di tribunale…
“Esattamente. Un concetto contro il quale la Camera Penale di Modena si schiera in prima linea perché siamo e restiamo convinti che i processi si debbano fare nelle aule di giustizia ed in base alle garanzie proprie del codice di procedura penale, non prima e sulle tv, sulle radio, sui giornali”.
Sono tanti i nomi importanti: potranno partecipare solo legali o il festival è aperto a tutta la cittadinanza?
“Tanti i nomi importanti a partire dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin, che ha accettato il nostro invito. Ma potranno partecipare certamente tutti i cittadini che lo vorranno perché, come credo risulti chiaro dal programma (CLICCA QUI PER SCARICARLO), il Festival non è costruito solo a partire da temi strettamente giuridici ma vuole portare all’attenzione in primis proprio della cittadinanza quelle che sono tematiche importanti della giustizia penale italiana e non solo. Parteciperanno al festival, infatti, anche due ex detenuti americani condannati alla pena di morte, così come altri ex detenuti ingiustamente incarcerati e poi assolti con sentenza definitiva che racconteranno le loro esperienze di mala giustizia”.