Mirandola oggi è in lutto dopo il rogo alla sede della Polizia Municipale appiccato da un giovane nordafricano l’altra notte che ha provocato la morte di due donne e il ferimento di venti persone, sconvolgendo l’intera comunità.
Si svegliato questa mattina il ferito più grave, ricoverato a Ravenna, anche se resta in prognosi riservata e ora respira autonomamente anche la paziente ricoverata a Fidenza. In mattinata sono stati dimessi tre bambini dall’ospedale di Carpi.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il marocchino di 18 anni che ha provocato il disastro; risulta essere in Italia da circa un anno e mezzo, ha precedenti, varie identità e l’ordine di espulsione nei suoi confronti era stato emesso proprio il 20 maggio.
Ora si trova in carcere a Modena in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Dieci dei ventuno sfollati dagli alloggi ubicati sopra la sede della Municipale, intanto, sono stati sistemati nei moduli abitativi temporanei allestiti dopo i terremoti del 2012, altre sono state sistemate a San Prospero. Lo stabile di via Roma sarà ristrutturato, ma i tempi si preannunciano lunghi.
La Polizia Municipale di Mirandola nel frattempo si è trasferita presso il Municipio e a San Possidonio serviranno alcune settimane per rendere operativa una nuova sede temporanea; per contattare gli agenti occorre fare il numero del Comune o dell’Unione al momento.