Nove nigeriani facenti parte di due associazioni a delinquere che agivano tra Parma e Bologna sono stati arrestati dalla polizia dopo oltre due anni di indagini. Avvicinavano le ragazze in Nigeria con la promessa di un lavoro in Italia, le portavano in Libia e sequestravano i loro passaporti in modo da caricarle sui barconi diretti in Italia. Le ragazze venivano portate in centri di accoglienza e da lì portate in Emilia e ridotte in schiavitù, avviandole alla prostituzione in varie città tra cui Reggio, Modena e Bologna. Tutti i loro guadagni andavano alle potenti organizzazioni criminali che chiedevano 40.000 euro prima di lasciarle libere. Una ragazza ha raccontato di essere approdata a Lampedusa con la promessa di un lavoro da cameriera, trasferita in un centro di accoglienza a Verona e da qui sequestrata dai suoi connazionali tra botte, violenze e riti tribali JU Ju di magia nera. I 9 nigeriani arrestati gestivano anche un fiorente traffico di cocaina con ramificazioni in Olanda, dove erano in contatto con altri connazionali malavitosi.