Sono in corso nel carcere di Modena gli interrogatori di garanzia per i ragazzi, tutti residenti nel modenese, arrestati in quanto coinvolti, secondo gli inquirenti, nella stage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui persero la vita 5 giovani e la mamma di 4 figli.
Ieri invece è stato il giorno di Andrea Cavallari, modenese, classe ’99, residente a Bomporto, secondo la Procura uno dei leader della banda che ha agito anche nell'anconetano, colui che selezionava i locali da colpire. 33 i coklpi che gli vengono imputati.
Il patrigno Marco Montanari, intervistato da Chiara Tassi, lo descrive come freddo e spietato fin da quando aveva tre anni...
Sig. Montanari, che ragazzo è Andrea? Da quello che emerge dalle intercettazioni ma anche dalla stampa sembra un giovane senza scrupoli…
Quello è, lo confermo. Andrea è un affabulatore, molto convincente, molto bugiardo, che utilizza le persone solo per i propri fini, per il proprio profitto personale…
Andrea era stato a San Patrignano: aveva problemi di droga?
Si faceva le canne e roba varia, ma in realtà a San Patrignano lo abbiamo mandato per vedere di mettergli un po’ a posto il carattere…così bugiardo, freddo, calcolatore. E’ molto intelligente, Andrea, ma di un’intelligenza sfruttata solo a fini criminali. Truffe, furti, quelle erano le sue attività …
Adesso Andrea ha 20 anni, quando sono cominciati, con lui, i problemi?
Fin da bimbo era ribelle, problematico. Io sono arrivato in famiglia quando lui aveva tre anni, e già era così. Poi le cose grosse, i furti, li ha iniziati a fare dai 15 anni in su…un disastro, guardi, un disastro per tutti…
Vi aspettavate che potesse arrivare a fare così gravi come quelle per cui è stato accusato?
No, la nostra immaginazione non arrivava a tanto, glielo assicuro.
L’avete sentito, ultimamente?
No, da quando è in cercare no.
Da quello che emerge dall’inchiesta giravano parecchi soldi, tra questi ragazzi. Vi siete mai accorti di nulla?
Noi vedevamo i pacchi di Amazon che arrivavano a casa, e gli chiedevamo, anche insistentemente, dove prendeva i soldi per comprare tutte quelle cose. Lui ci diceva che li guadagnava su internet, seguendo pratiche per le persone anziane, per chi non sapeva utilizzare il computer, ci diceva che si faceva pagare e i soldi li guadagnava in quel modo lì. Andrea comunque da un anno e mezzo non viveva più con noi, viveva da mia madre…
E riuscivate a controllarlo, in qualche modo?
No, perché comunque lui scappava, stava via, tornava, usava la casa solo come base per le sue malefatte…