L’ultima a Correggio, nel reggiano, dove un falso operaio della società gas-acqua sostenendo di dover effettuare controlli sulle tubature per verificare eventuali perdite ha avuto facile accesso nell’abitazione di due anziani coniugi 80enni. Poco dopo è arrivato il complice che, spacciandosi per falso appartenente alle forze dell’ordine, ha chiesto alla coppia di esibire i preziosi e il contante in loro possesso per verificare eventuali ammanchi. In questo modo i truffatori hanno derubato i due coniugi impossessandosi di un migliaio di euro in contanti e di varie medaglie in oro.
“Se siete soli in casa non aprite quella porta” ribadisce il presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni, intervistato da Chiara Tassi “E’ meglio non essere così gentili da aprire la porta a tutti, non essere curiosi di sapere chi è quella persona con il cartellino fuori da casa e risparmiarsi una truffa, che poi, va aggiunto, spesso è difficile denunciare”
Perché la denuncia risulta così difficile?
“Si ritiene, erroneamente, che vendere un articolo che costa poche decine di euro, come nel caso della truffa dei rilevatori di gas a quasi 400 euro ad un anziano che non conosce il valore di quel prodotto sia legittimo. C’è stata sì, riconoscono le Forze dell’Ordine modenesi, una vendita ad un costo eccessivo, ma questa non si configura come una truffa. Invece si tratta di vere e proprie truffe, non vendite commerciali. E in altre province questi truffatori sono stati denunciati, arrestati, perseguiti dalle Forze dell'Ordine; evidentemente sui nostri territori hanno trovato una nicchia di tranquillità, nella quale possono agire indisturbati”.
Invece denunciare è importante anche per riuscire a recuperare il denaro, vero?
“Certo. Poter denunciare quella che in realtà è una vera e propria truffa consente all’anziano, alla persona, ai famigliari, di sospendere il pagamento avvenuto con carta di credito o bancomat. Perché i malviventi si sono evoluti e ormai girano con i pos portatili per ottenere sul momento, subito, il pagamento anche di grosse cifre. E’ per questo che ancora oggi siamo impegnati nel far capire anche alle Forze dell’Ordine l’importanza di poter denunciare fatti come questi”.
Quali sono le truffe più diffuse, al momento?
“La truffa del catalogo rimane di gran moda. In questo caso si presentano persone distinte che invitano il malcapitato ad una firma “solo –dicono- per far risultare che io sono passato da casa sua, così mi danno una piccola somma, lei non ha nessun impegno” e invece poi queste persone, che agiscono pensando di fare un gesto gentile, si trovano ad aver acquistato, ignari, merce che non volevano a costi esorbitanti. Poi rimane sempre la truffa del rilevatore di gas (di cui vi avevamo già parlato qui). Oggi ho parlato con una signora di 85 anni che è stata convinta ad acquistare un rilevatore da 20 euro pagandolo 399 euro. Un ragazzo con cartellino le ha chiesto se sarebbe stata contenta di vedere morti i propri familiari a causa di una perdita del gas. La signora, spaventata, ha pagato con il bancomat. E la truffa è riuscita”
Ribadiamo ai famigliari delle persone anziane, che magari stanno per partire per qualche giorni di vacanza, di ripetere a chi resta a casa l’importanza di non aprire a chi non si conosce personalmente…
“Certo. E’ importante far circolare l’informazione, parlarne con i nostri genitori, con gli anziani che conosciamo, non può essere che oggi qualcuno senta per la prima volta di cose di questo tipo. Il mese di agosto è un mese “importante” per le truffe nelle abitazioni, e l’attenzione deve essere ancora più alta”.