Sono truffe, non si possono chiamare diversamente, e sono ormai tante, tantissime. Sempre la stessa la modalità: chi chiama spesso si qualifica come rappresentante di TIM -altre volte lo fa solo intendere- e comunica che l’azienda ha deciso per i propri abbonati un aumento di 45 euro in bolletta; “lei è d'accordo con questo aumento?” viene chiesto all'abbonato TIM. Ovviamente la risposta non può che essere negativa. A quel punto la gentile voce comunica che se l'utente non è d'accordo con l'aumento può essere messo in contatto con un altro operatore, che gli proporrà delle tariffe più vantaggiose. E da quel momento in poi i toni sono molto diversi, la pressione diventa forte, l'offerta – viene detto – vale solo per quel giorno e alla fine viene richiesto un “Sì”, quale accettazione del contratto.
“Ma ci sono delle varianti – ha detto a Chiara Tassi il presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni - Abbiamo ricevuto una persona, un nostro associato, che nel corso della stessa proposta commerciale si è sentito dire che la chiamata proveniva proprio da noi, da Federconsumatori. Più di una persona ci ha segnalato che all'inizio della telefonata si accenna ad una sorta di collegamento, quasi un'autorizzazione, da parte del Comune. Nelle prossime ore presenteremo denuncia, ma vogliamo anche dare il via ad una campagna importante per rendere le persone più coscienti di che cos’è il telemarketing aggressivo e come si può evitare di essere truffati al telefono.
Ma c’è un’azienda specifica dietro a queste chiamate?
Chi siano questi soggetti non è dato di sapere. A chi lo ha chiesto è stato risposto con un generico “ci occupiamo di fare l'interesse delle persone”. Che ad utilizzare questo call-center sia direttamente un concorrente di TIM oppure un broker, non cambia di molto, perché comunque si tratta di truffe, e sono ormai tante, tantissime.
Che cosa si può fare quando si riceve una chiamata di questo tipo?
La cosa migliore è riattaccare il telefono. In particolare ai nostri anziani, che sono spesso persone gentili, è brutto dire “Butta giù il telefono”, ma se senti che dall’altra parte c’è un professionista che ti sta avvolgendo in una ragnatela, non stare lì a raccontargliela o a preoccuparti di essere carino: riattacca il telefono e metti fine alla cosa.
Nel caso in cui invece si cada nella truffa c’è la possibilità di recedere dal contratto?
Bisogna rivolgersi a Federconsumatori o ad un’altra associazione di consumatori per esercitare il diritto a recedere dal contratto, cosa che è possibile fare nell’arco di 15 giorni. Quindi: è possibile farlo, non costa nulla ma non bisogna far passare troppo tempo.