Non si trattava di richiedenti asilo: i due protagonisti dell’aggressione a martellate erano regolari in Italia, da tre anni l’uno e da quattro l’altro, ma erano ancora ospitati in un appartamento pagato da Caleidos, la cooperativa che, nel modenese, gestisce da anni l’accoglienza dei richiedenti asilo.
I due di 28 e 29 anni, secondo quanto riferito da Giorgio Dell’Amico –coordinatore del progetto Mare Nostrum per Caleidos- che però ha preferito non essere intervistato, nell’ultimo periodo erano tirocinanti presso la stessa cooperativa: un percorso di un anno con alloggio garantito ma ormai terminato. Proprio per questo, ribadisce lo stesso Dell’Amico, i due avrebbero dovuto lasciare l’appartamento entro il 30 novembre, la stessa data in cui scade la proroga concessa dalla Prefettura per il bando accoglienza, bando cui Caleidos, con i nuovi –striminziti, dicono- rimborsi previsti dal Decreto Sicurezza, ha deciso di non partecipare. Dell’Amico conclude dicendo che l’appartamento verrà poi utilizzato per altri progetti; tutti fuori, entro fine mese, i 7 ospiti che vi alloggiavano: alcuni sono stati assunti da Caleidos, altri hanno trovato altre occupazioni. L’aggressore di martedì è in carcere. Fino ad ora, comunque, tutti risiedevano nell’appartamento di viale Amendola con l’affitto pagato dalla cooperativa.