Nuovo caso di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna. Si tratta di un carpigiano che ha lavorato per alcune settimane nel lodigiano. L’uomo è un imprenditore edile 62enne. Il 19 febbraio, avvertendo i sintomi, è rimasto a casa e ha chiamato il medico di base e a quel punto è scattato il protocollo previsto. Ora è ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena.
“Questo nostro concittadino, collegato al focolaio lodigiano, - ha sottolineato il sindaco Alberto Bellelli - si è comportato in modo esemplare non entrando in contatto con alcuna struttura ospedaliera ma chiamando i numeri predisposti. Al momento l’Igiene Pubblica sta tracciando una mappatura di tutti i contatti che l’uomo ha avuto a partire dal luogo lavorativo e dal contesto famigliare. Tutte queste persone verranno sottoposte a una quarantena supportata. Al momento a Carpi non sono previste misure diverse rispetto a quelle già in essere”.
Il primo cittadino invita poi alla calma: “ricordiamo che questa è un’influenza. Sono state date indicazioni circa l’importanza dell’igiene della mani e di evitare luoghi affollati. Nel caso in cui qualcuno presentasse sintomi o entrasse in contatto con qualcuno di sospetto è pregato di chiamare prontamente il 1500 e di non recarsi al Pronto Soccorso, struttura che in questo momento deve poter continuare a offrire risposte a tutte le altre problematiche.
Dimostriamo di essere una comunità anche nelle difficoltà: atteniamoci alle regole e non cediamo al panico o alle bufale che corrono in Rete. La paura si vince attraverso un’informazione corretta”.
In Emilia Romagna i contagi sono al momento 19: 16 a Piacenza, 2 a Parma e uno a Modena.
Ribadiamo di fare attenzione alle fake news (notizie false) che stanno mettendo in difficoltà anche gli operatori sanitari.
Seguite i canali ufficiali per avere le informazioni corrette, se vi arrivano dei copia incolla non prendeteli per buoni subito inoltrandoli ai vostri contatti, vale per immagini e messaggi vocali.
Le scuole, al momento, chiudono il primo marzo: è finto il volantino con scritto 20 marzo.
Soprattutto: NON fidatevi di persone che si qualificano come infermieri della Croce Rossa o forze dell’ordine o addetti dell’Asl: nessuno è autorizzato a fare tamponi a domicilio o a disinfettare abitazioni private, tantomeno a sanificare banconote e gioielli, non aprite la porta a nessuno e segnalate al 112 eventuali truffatori. Si stanno moltiplicando le segnalazioni di questo tipo, i malviventi hanno inventiva.
Tornando invece alle vittime, la sesta è un 75enne di Castiglione d'Adda, uno dei paesi nel focolaio del virus, che era stato portato all'ospedale di Lodi con un infarto. Sottoposto al test è risultato positivo al Coronavirus e trasferito al Sacco di Milano, dove è morto oggi. Si tratta della quinta vittima lombarda.