A Carpi parenti delle persone risultate positive al coronavirus sono state additate pubblicamente come untori, mentre fanno la spesa. Altri che scambiano una divisa aziendale per una 'certificazione' di infezione automatica o quasi.
È il sindaco di Carpi Alberto Bellelli non ci sta e richiama al senso di responsabilita' la comunita' carpigiana, dopo i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime ore (sempre legati al 62enne dell'azienda Garc risultato positivo, per legami col focolaio lombardo). Il primo cittadino in un video sottolinea che "Carpi non e' diventata zona rossa, Carpi rispetta l'ordinanza regionale e quella comunale, integrativa, presentata ieri".
Bellelli visibilmente alterato prosegue affermando che "Non voglio piu' sentirmi dire che un parente di una persona risultata positiva al virus mentre fa la spesa si sente dare dell'untore, e ricordo che il nome sulla giacca di un'azienda non contraddistingue una persona risultata positiva al test. La comunita' non si divide tra persone sane e persone malate, i primi a collaborare peraltro sono proprio i positivi al tampone. I valori della solidarieta' e del rispetto reciproco non possono mancare, altrimenti facciamo male alla nostra squadra e quindi alla nostra citta'".