Dalla giornata di ieri, in base ad un protocollo approvato da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), è stata resa disponibile anche in Azienda USL di Modena una terapia a base di idrossiclorochina, che pare possa migliorare l’evoluzione della malattia, riducendone le complicanze. Non si tratta di una “cura miracolosa” in grado di sconfiggere il virus, né farmaci che possono essere reperiti autonomamente, ma di una terapia che, previa valutazione del rapporto rischio/beneficio come accade per ogni farmaco, può essere prescritta a particolari categorie di pazienti. Su tutto il territorio sono già attive le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) a supporto di questa attività: potranno recarsi direttamente al domicilio per somministrare la terapia. Le Linee di Indirizzo per l’uso terapeutico emanate dall’Aifa, riportate anche dal Ministero della Salute, prevedono che in questa fase di emergenza, considerate le premesse relative al suo utilizzo, esso possa essere considerato sia nei pazienti COVID-19 di minore gravità gestiti a domicilio sia nei pazienti ospedalizzati, come detto, il medico prescrittore dovrà valutare caso per caso il rapporto rischio/beneficio.