Che in autunno si presenti una seconda ondata di Covid 19 appare abbastanza probabile, tuttavia, questa volta, gli ospedali saranno più preparati. Sono state create aree di accoglienza preposte, chiamate filtri, che a partire dal pronto soccorso consentiranno di effettuare i tamponi ed avere in tempi rapidi una risposta sul fatto che si tratti di Covid 19 o qualcos’altro. Lo ha detto stamattina il direttore di Pneumologia del Policlinico Enrico Clini richiamando l’attenzione sulle uniche forme di prevenzione esistenti per limitare i contagi: distanziamento ed uso della mascherina. “Occorre mantenere un atteggiamento responsabile – sottolinea Clini – il virus non è cambiato e il fatto che si ammalino più giovani è riconducibile ad atteggiamenti e comportamenti non ottimali assunti da quella fascia d’età, come il mancato uso della mascherina e gli assembramenti estivi in spiagge, feste e discoteche.
In vista dell’autunno consiglia di effettuare la vaccinazione antinfluenzale?
Sì, consentirà di proteggere gran parte della popolazione dall’influenza e discriminare un’eventuale sindrome respiratoria acuta in maniera migliore, orientando il medico verso un’infezione piuttosto che un’altra.
La polmonite da Covid è più acuta rispetto ad un altro tipo di polmonite?
Diciamo che il sintomo dominante è la febbre quindi da questo punto di vista non c’è un elemento che mi faccia dire da subito che si tratti di polmonite da Covid. L’unica indicazione certa viene dal tampone, per questo è necessario, negli ospedali, creare dei percorsi di filtro in attesa della diagnosi.