Dopo circa sei mesi torna a squillare la campanella nelle scuole italiane: sono oltre 5,6 milioni gli alunni che riprenderanno le lezioni. "All'inizio ci saranno disagi, ma siamo con voi; fate la vostra parte, impegnatevi a rispettare le regole per tutelare la salute", ha detto ieri Conte rivolto a studenti e genitori.
E mentre i problemi continuano a rimanere tanti –tra supplenti che verranno nominati solo oggi e mascherine che, nonostante i proclami del Governo, tante scuole ancora devono vedere-un altro cruccio per i genitori sono diventate le ore di ginnastica: la palestra infatti non è una struttura che tutte le scuole possiedono e gli enti locali, per continuare a garantire lo svolgimento delle ore di attività fisica, hanno messo a disposizione degli studenti polisportive da raggiungere con gli scuolabus accomunando più classi sullo stesso mezzo.
Queste polisportive poi sono ad uso promiscuo: scuole diverse, classi diverse e società sportive. A scuola ad ogni cambio classe si procede con la sanificazione ed il cambio aria, in queste polisportive cosa succede? A chiederselo sono tanti genitori. Ecco la testimonianza di Luciana, intervistata da Chiara Tassi:
“Dove sono i protocolli di sanificazione che hanno consentito tutte le altre riaperture? Noi genitori non siamo stati coinvolti, non siamo stati informati dagli enti locali in nessun modo. Quello che abbiamo visto è solamente un innalzamento della capienza dei mezzi pubblici per i trasferimenti, e questo l’abbiamo chiaramente percepito come un interesse delle aziende di trasporto ma non per i nostri ragazzi”.
Ricordiamo che per i mezzi pubblici si parla di una capienza dell’80% proprio per agevolare il trasporto scolastico. Vale lo stesso anche per il trasporto scuola-palestra?
Gli scuolabus utilizzati dalle scuole per questo tipo di spostamenti prevedono una capienza del 100% dato che il tragitto dovrebbe durare al massimo un quarto d’ora. Ma che succede se accade un intoppo e i 15 minuti vengono ampiamente superati?! Siamo davvero molto preoccupati. Malgrado tutto il tempo a disposizione per trovare soluzioni valide si è scelta la strada più semplice, che però per noi non è certo la migliore.
Senza contare poi che, ad esempio, a scuola da mia figlia sono stati organizzati due turni di ingresso per garantire il distanziamento dei bambini, ma chi viene da fuori Modena non ha garantito il trasporto per il secondo turno. E anche questo ricadrà sulle famiglie, sui genitori che si dovranno attrezzare per accompagnare i figli a scuola senza però mettere in difficoltà le aziende per cui lavorano.
Avete già fatto le assemblee di classe e quindi qualche risposta dalla scuola l’avete avuta oppure la scuola vi ha semplicemente comunicato quale sarà la palestra rimandando tutto agli enti locali?
La scuola ha provato a fare interrogazioni agli enti locali, ma nel corso delle riunioni sembrava già tutto deciso e non hanno potuto –ci è stato detto- lamentarsi un granché, anche perché gli edifici scolastici, lo ricordiamo, sono di proprietà degli enti locali.
