Per impossessarsi del telefonino un giovane le si è avventato contro in Calle di Luca lunedì poco dopo mezzanotte. La ragazza ha iniziato a gridare ma il malvivente, preso l’Iphone, si è messo a correre e ha fatto perdere le proprie tracce.
L’episodio si è verificato a poca distanza dall’aggressione, molto simile, avvenuta ai Giardini Ducali per la quale è finito in manette un 36enne di origini ghanesi già raggiunto da un decreto di espulsione mai eseguito.
Una situazione, quella che va delineandosi, che preoccupa anche il sindacato autonomo di polizia. Clarissa Martinelli ha intervistato il segretario del SAP Otto Orfello:
“La nostra preoccupazione è che di fatto il sistema sicurezza non regga. Episodi di violenza come questi sono ormai quotidiani e sempre più gravi, e coinvolgono non solo semplici cittadini ma anche le forze di polizia. In 5 anni, a livello nazionale, andranno in pensione circa 20mila poliziotti e ci ritroveremo con 1/5 delle forze di Polizia in meno in pochissimo tempo. Questo significa che avremo sempre meno, sul territorio, le possibilità di far sentire la nostra presenza e contrastare in maniera efficace questa situazione. Si tratta proprio di un problema numerico.
Poi c’è un problema di legge, sicuramente. Siamo sfiduciati e stanchi. I nostri agenti vivono quotidianamente una sensazione di impotenza perché ad ogni operazione che portiamo a termine, dopo le direttissime, non vengono prese misure che ci soddisfino. A volte non viene previsto nemmeno l’obbligo di firma! Una volta ricordo che per il reato di resistenza a pubblico ufficiale era quasi scontato qualche giorno di carcere, adesso è messo in discussione anche questo. La nostra categoria è stanca di interpretazioni che ci lasciano di volta in volta allibiti.
Senza contare poi che il rischio su strada per noi genti continua ad aumentare perché le aggressioni sono sempre più frequenti e sempre più pericolose: confidavamo in qualche strumento in più, come ad esempio il teser, che però di fatto è arenato per motivi tecnici.
Siamo davvero preoccupati per la situazione e per la tutela del nostro personale e anche, ovviamente, dei cittadini”.