Nuova impennata dei contagi da coronavirus, i positivi sono aumentati di 4mila 458 unità con 22 morti. Ma è stato record anche di tamponi: ne sono stati eseguiti oltre 130mila.
184 i nuovi positivi in Emilia Romagna su circa 12.000 tamponi eseguiti. 26 i nuovi casi nel modenese 23 nel reggiano.
E proprio nel reggiano continua a rimanere alta l’attenzione sulla casa per anziani di via Zacconi a Rubiera in cui 10 ospiti sono stati trovati positivi al covid. 5 sono finiti in ospedale e si attendono ancora esiti di tamponi per quanto riguarda il personale della struttura.
“I protocolli sono rigidissimi, non so cosa sia accaduto” dice la figlia di una signora ricoverata nella struttura da circa 10 anni intervistata da Chiara Tassi:
“Io e mio fratello siamo sempre andati là ogni giorno, addirittura portavamo il coniglietto a fare pet terapy, è sempre stato un ambiente molto aperto alla condivisione. Poi è arrivato il Covid e da quel momento hanno chiuso tutto, in modo molto rigido. Ma proprio per questa empatia che c’è, anche tra personale e parenti, è stato proprio il personale ad impegnarsi per fare le videochiamate.
Quando poi la situazione si è un po’ normalizzata sono state accettate le visite dei parenti, ma sempre a distanza e con un protocollo rigidissimo: io mia mamma non ho mai potuto toccarla”.
Quindi lei dice i protocolli seguiti finora dovrebbero aver “protetto” la CRA…
Assolutamente. Penso che tra tutti i posti che ho frequentato lì è dove sono state seguite le regole in modo più rigido. Anzi, mi dava quasi fastidio, alla fine.
Secondo lei che cosa può essere successo?
Non ne ho idea. La riflessione che vorrei fare, però, è sul fatto che alla fine si muore ormai per isolamento affettivo, più che per la malattia. Queste persone -deboli, fragili, che non possono stare con i propri parenti, con le persone che amano- penso che somatizzino ancora di più questo problema.