Il Consiglio dei ministri ha approvato in piena notte il decreto Ristori bis, con un nuovo pacchetto di aiuti per le attività e le famiglie più colpite dalle nuove restrizioni anti-Covid. Due miliardi e mezzo per finanziare nelle zone rosse con congedi per i genitori, bonus baby sitter, benefici fiscali e contributi a fondo perduto per le attività commerciali. Allargata la platea delle categorie ammesse. I primi bonifici a 211mila imprese, dicono dal Governo, arriveranno sui conti correnti lunedì.
Intanto ieri nella nostra regione si sono verificati 40 decessi anche se sono state tante – 156- anche le guarigioni. L’indice tr si è abbassato a 1,57 ed è sceso sotto il 10% il rapporto tra positivi e tamponi.
Dagli ospedali il dato confortante giunto ieri è che non vi è stato nessun nuovo ricovero in terapia intensiva –dove rimangono 177 i pazienti ricoverati- ma a soffrire sono gli altri reparti: in regione abbiamo superato il 45% di ricoveri Covid in medicina generale, malattie infettive e pneumologia.
L’Emilia Romagna, ha spiegato l’assessore alla sanità Raffaele Donini, “è in zona gialla, una condizione che però potrebbe mutare essendo legata all’andamento epidemiologico, situazione che va monitorata ora per ora. Ricordiamo che da una settimana registriamo ogni giorno tra i 1.700 e i 2.000 casi e la media di positività su tampone è di circa il 10%. Il nuovo Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, è dell’1,57, in calo rispetto all’1,63 della scorsa settimana ma il dato che preoccupa, per la tenuta del sistema sanitario, è che a oggi vi sono già 1.673 persone ricoverate nei reparti Covid (mentre sono 177 quelli in intensiva). “Viviamo una situazione molto grave e, indipendentemente dal colore che ci è stato dato, occorre rallentare e abbassare la curva epidemica: più positivi troviamo più aumentano i ricoveri, le terapie intensive e i decessi”.
Intanto partirà già dalla prossima settimana in Emilia-Romagna la distribuzione del primo milione di tamponi antigenici rapidi, metà della fornitura prevista. Saranno utilizzati per la chiusura delle quarantene dei contatti stretti, gli arrivi in aeroporto, gli screening nelle scuole e tra i visitatori delle Cra e delle altre strutture socio-sanitarie. A oggi, lo ricordiamo, i contagiati nelle Cra sono 804, “una situazione che ci preoccupa poiché quando il virus entra in questi luoghi ha un tasso di letalità altissimo”, prosegue Donini.
La battaglia contro il Covid prosegue anche grazie a “uno stretto rapporto tra medici di famiglia e ospedalieri”, conclude l’assessore, poiché, aggiunge la professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, “un’epidemia non si vince all’ospedale”. L’invito della prof. Mussini è chiaro e non lascia spazio a dubbi: “le nostre strutture sanitarie sono già in grave difficoltà, per favore mantenete il distanziamento e state a casa il più possibile. Il virus sta circolando moltissimo e noi non siamo che uno scoglio che tenta di arginare il mare. Vi prego di collaborare, ognuno faccia quello che può. Il personale sanitario da eroico è diventato scontato ma vi assicuro siamo in difficoltà per cui aiutateci”.
Jessica Bianchi