Non basterà aprire a pranzo per Natale e Capodanno. Le novità contenute nel Dpcm di Natale non hanno diffuso speranza tra i ristoratori, che non nascondono la loro preoccupazione. Pur non essendo ufficiale il passaggio in zona gialla, c’è già chi sta lavorando per riaprire comunque domenica.
“Noi abbiamo deciso di riaprire perché abbiamo già preparato la linea da tre giorni - dice Roberto Moncata della Trattoria Urbana di Modena, intervistato da Chiara Tassi- Si vociferava che si tornasse in zona gialla, quindi ci siamo messi avanti perché abbiamo delle preparazioni molto lunghe da fare. O la va o la spacca, noi ormai in tutti i casi riapriamo, anche se non dovessimo tornare gialli. Un ristorante non è un negozio: ha bisogno di organizzazione, ordini, tempi e tutto ciò che comportano le preparazioni.
Noi ristoratori siamo stati “maltrattati”, siamo passati come gli untori. Ci hanno fatto chiudere quando era sotto gli occhi di tutti che la colpa non fosse dei ristoranti ma di altre classi. Anche ieri purtroppo i morti erano più di 900 seppure i ristoranti siano chiusi da due settimane. Ormai non ne possiamo più. Il Governo avvisa all’ultimo per chiudere, quando magari è stata appena fatta la spesa; ci siamo reinventati vendendo su un portale i nostri prodotti a un terzo del valore per non perdere tutto ma adesso noi vogliamo aprire, partire e lavorare in sicurezza. Abbiamo sempre rispettato le indicazioni, da parte mia io sono stanco, mi sento di reagire e riaprire. È una questione di principio.”
A Modena si è costituita un’associazione di ristoratori. Sa di qualcun altro che seguirà il suo esempio?
“Io sono partito in modo autonomo, se vorranno seguirmi tutti volentieri perchè credo che tutti siamo stanchi. Abbiamo tutti preso la batosta del secondo lockdown. La nostra azienda ha aperto da due mesi, abbiamo fatto questo investimento sapendo i rischi che c’erano, speravamo con un locale grande di poter fare pochi coperti ma tenere aperto, ma non è andata così. E per di più non avendo storicità, non possiamo nemmeno attingere al contributo del 150% per la seconda ondata. Forse avremo un piccolo compenso, che non è comunque paragonabile al danno. A oggi comunque non è arrivato niente. Non sono arrivati contributi, ma solo tasse da pagare.”
Se domenica, all’apertura, oltre ai clienti dovesse arrivare la Polizia Municipale per la multa quale sarà la reazione?
“Mi multa però prima mi fa lavorare: io prendo la multa, e la pagherò, però finisco il servizio poi chiudo. Chiudere durante la settimana a pranzo non è un problema, ci penalizzano non facendoci lavorare alla sera. Quindi, riprenderemo poi a lavorare sabato e domenica prossimi, sperando di essere zona gialla; se così non fosse pagheremo ancora la multa. La mia provocazione riguarda il fatto che non possono dirci di riaprire o di chiudere il giorno prima. Serve più organizzazione.”