Nottata e mattinata difficile a Nonantola per le famiglie rimaste bloccate in casa senza energia elettrica e riscaldamento; l’emergenza è ancora in corso e Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e volontari ben organizzati continuano a presidiare la zona muovendosi su imbarcazioni per prestare soccorso. La telefonia mobile va a singhiozzo; sono stati aperti due punti di accoglienza in altrettante scuole, le Don Milani e le Don Ansaloni per dividere chi è in quarantena da chi non lo è.
Siamo riusciti a raggiungere al telefono Alessio Zambelli; ieri pomeriggio si è allontanato velocemente con moglie e due figli piccoli, uno di appena un mese, dall'abitazione a piano terra che si stava allagando per trasferirsi nella casa dove vivono nonna e badante, al primo piano. Tutti e sei sono positivi al Covid e sono rimasti al freddo per molte ore.
"Siamo riusciti ad avere un piccolo generatore elettrico ieri sera tardi, grazie a un amico che l'ha affidato ai Vigili del fuoco; con quello abbiamo fatto bollire un po' di acqua e abbiamo usato un piccolo phon da viaggio per riscaldare un po' l'ambiente e i bimbi - spiega Zambelli - ; abbiamo vissuto momenti di paura e grande preoccupazione, l'acqua continuava a salire, fino a 50-60 centimetri. Oggi per fortuna l'acqua cala un po' in casa, c'è tanto fango, ma la strada è ancora allagata; spero di riuscire a spostarmi domattina per capire se trovare una sistemazione più idonea. Dalla tarda mattinata di oggi a casa nostra è tornata anche l'elettricità, a differenza di altre case nel quartiere e ci stiamo scaldando con stufette elettriche. Una situazione davvero difficile, ma per fortuna ora stiamo un po' meglio".
Clarissa Martinelli