Era tutto fissato per un ritorno in classe il 7 gennaio invece si partirà in presenza al 50% solo lunedì 11. La riapertura delle scuole superiori ha subito, a due giorni dalla scadenza, un ulteriore rinvio. “Un fatto inaccettabile – tuonano i comitati pro ritorno a scuola – sembra che ancora una volta il diritto all’istruzione sia il primo ad essere sacrificato in nome della salute pubblica a fronte dell’ennesima sottovalutazione dell’impatto psicofisico che la chiusura delle scuole produce su ragazzi e ragazze”.
Ancora una volta sono i ragazzi, dunque, a pagare l’inadeguatezza dei trasporti pubblici e la mancanza di un piano di gestione del monitoraggio di screening nelle scuole. Per protestare contro l’ulteriore rinvio del ritorno sui banchi, i comitati Priorità alla scuola, insieme al coordinamento provinciale genitori di Modena, ha promosso una manifestazione per sabato alle 15 in Piazza Grande.
“Ci siamo riuniti più volte in questi giorni – spiega Manuela Ciambellini referente del comitato Priorità alla scuola – quello che noi vogliamo ribadire e che, all’interno dei tavoli prefettizi, si prenda in seria considerazione di costruire un coordinamento complessivo che comprenda sia il mondo dei trasporti che quello sanitario”.
La riapertura delle scuole al 50% vi soddisfa?
Non totalmente – prosegue la Ciambellini - nel senso che riteniamo che come altri ordini di scuola siano riusciti a rientrare al 100% bisognerebbe fare questa valutazione anche rispetto alle superiori. E’ vero che hanno la variabile aggiuntiva dei trasporti, che non va sottovaluta, ma è da marzo che ci si poteva mettere le mani, quindi pretendiamo, a questo punto, che si ragioni seriamente sui trasporti in modo da poter fare rientrare a scuola tutti i ragazzi in sicurezza”.