L’Emilia-Romagna resta ARANCIONE. La Lombardia diventa invece ROSSA insieme alla Sicilia e alla provincia autonoma di Bolzano. Arancioni anche Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, Calabria e Veneto.
Le nuove misure sono in vigore da domenica 17 gennaio.
Con la sentenza del Tar di oggi, il colore arancione implica anche che le scuole superiori in Emilia Romagna dovranno riaprire in presenza al 50% già da lunedì 18; il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha detto che rispetterà la sentenza, il trasporto pubblico locale è pronto, ma ha ribadito che lui avrebbe aspettato perchè la situazione epidemiologica non è rassicurante. Intanto il nuovo DPCM conferma fino al 15 febbraio, quindi ancora per un mese, il divieto di spostamento tra Regioni o province autonome diverse dalle proprie se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Almeno fino al 5 marzo resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, è possibile far visita ad amici o parenti fuori comune una volta al giorno solo nelle regioni gialle, quindi nelle regioni arancioni come l’Emilia Romagna non si può uscire dal proprio comune per incontrare amici o parenti nemmeno una volta al giorno; è consentito solo a chi vive in comuni al di sotto dei 5.000 abitanti che, comunque, non possono recarsi nei comuni capoluogo. Chiusi gli impianti sciistici fino al 15 febbraio, chiuse palestre e piscine, così come cinema e teatri, aperti invece i musei con mostre permanenti dal 18 gennaio solo nelle regioni gialle.
I Bar senza cucina non potranno più consentire l’asporto dopo le 18.