Odissea dei supplenti Covid: uno su 4 non è mai stato pagato. A settembre lo Stato aveva arruolato 70 mila precari, a livello nazionale, per far fronte alle nuove necessità dell’emergenza pandemica, ma il sistema degli stipendi si è inceppato. E c’è chi sono mesi che non vede lo stipendio.
Ecco la testimonianza di Virginia, insegnante di un istituto sull’Appennino modenese, intervistata da Chiara Tassi…
“Sono nel mondo della scuola da tre anni sempre come docente, al momento precaria. Il primo anno ho avuto un contratto annuale e i pagamenti sono stati abbastanza regolari. L’anno scorso, poi, sono stata assunta come supplenza breve e sono iniziati i primi problemi, perché i pagamenti arrivavano dopo 3 o 4 mesi. Quest’anno però la situazione è degenerata perché dopo la messa a disposizione ho ricevuto la proposta di questo contratto Covid, che ci è stato "venduto" come contratto annuale, e quindi, in teoria con pagamenti regolari. Io sono stata assunta all’istituto comprensivo di Zocca il 16 ottobre, e ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna mensilità. Non sono rientrata nemmeno nelle emissioni speciali di cui si è sentito in questi ultimi giorni. Quindi sono da 4 mesi senza stipendio, con una bimba piccola e il mio compagno in cassa integrazione. Viviamo in una situazione di disagio incredibile e se non arriva nessuno stipendio sarà costretta a rimettermi in congedo parentale per accudire mia figlia e non spendere per andare al lavoro: sono a un’ora di distanza dalla scuola, in totale faccio due ore al giorno e le spese per andare a Zocca sono elevate. Ma non è qualcosa che riguarda solo me, i miei colleghi sono messi allo stesso modo”.
Quindi come te altri colleghi sono in questa situazione?
“Sì. Io sono anche in un’applicazione, indipendente da Miur e Mef, dove ci si confronta tra colleghi e con gli insegnanti di altre scuole in tutta Italia sulle questioni più varie, e questo degli stipendi non corrisposti è un tema molto caldo perchè in molti sono nella mia situazione, parlo di migliaia di persone che sono state assunte a settembre/ottobre e ancora non hanno ricevuto lo stipendio.”
E stanno continuando ad andare a lavorare regolarmente?
“Sì regolarmente, ed hanno tantissime difficoltà. Hanno problemi anche solo a fare la spesa, o ad andare a lavoro perché non hanno i soldi nemmeno per il trasporto. È una situazione assurda! C’è gente che addirittura sta chiedendo prestiti alle proprie famiglie. Anche perché in molti si sono spostati dal sud per lavorare, hanno preso in affitto delle case, stanno sostenendo spese, insomma, senza ricevere nessuna mensilità.
Ma che cosa è accaduto, l'avete capito?
"C’è stato, hanno detto, un blocco del sistema che non permette di autorizzare le rate. Ci dicono che non sono stati stanziati i fondi dal Ministero dell’Istruzione. Però, il Ministero dice di averlo fatto! C’è un continuo rimbalzo di responsabilità. E noi non sappiamo più a chi rivolgerci. Abbiamo provato con i sindacati, ma anche loro stanno facendo quello che possono. Tantissimi o non hanno ancora percepito nulla o all’inizio si trovavano la rata autorizzata col pagamento, per poi trovarsi il giorno dopo la dicitura “risorsa in corso di assegnazione” da parte del Miur. Che significa che non ci sono i fondi. Chi è riuscito ad avere qualche mese pagato, poi, si lamenta che sono stati trattenuti 200 o 300 euro rispetto ai contratti normali. Comunque è una situazione disastrosa. Se lo avessi saputo prima, per quest'anno avrei cercato un altro lavoro. La ministra Azzolina ha garantito a settembre di aver stanziato i fondi per i nuovi assunti. Ma quel che sembra è che ha assunto, ha creato posti di lavoro, senza avere i soldi con cui pagarci. È allucinante”