Nonostante la riapertura delle superiori al 50% Priorità alla scuola Modena ha organizzato per lunedì un nuovo presidio davanti all’ex provveditorato. Il sit-in si terrà dalle 8 alle 9. Sentiamo le motivazioni di questa nuova manifestazione con Manuela Ciambellini intervistata da Chiara Tassi…
“La data di lunedì è stata appositamente scelta come simbolo di chiusura delle iscrizioni, proprio perché è nel mese successivo in cui si costruiscono le nuove classi. Quindi fondamentalmente per: evitare le classi definite “pollaio” , lavorare sul tema di assunzione e stabilizzazione del personale scolastico e sull’investimento delle risorse, alle quali non si sta ancora lavorando”.
Quest’anno di risorse alla scuola sembra ne siano arrivate tante, sono disponibilità che dureranno? O ci rimarranno solo i banchi con le rotelle nel futuro?
“Noi nn siamo per niente soddisfatti nè delle risorse attualmente investite nè di quelle che si prevede di investire, perché i 28 miliardi e mezzo del Recovery Fund non sono minimamente sufficienti. In più, sono previsti interventi minimali di edilizia scolastica, che non rispondono assolutamente alle richieste che noi stiamo portando avanti. Il dibattito e la lotta su questo tema è ancora in corso.”
E parlando del futuro, gli insegnanti “Covid” assunti in maniera precaria non è detto che il prossimo anno siano confermati giusto?
“Assolutamente no, anzi. E non avendo certezze sull’andamento della pandemia, il rischio è che a settembre ci troviamo ancora qui a discutere sul 50% e su come organizzare il rientro. Invece, sarebbe il caso di prevedere subito le assunzioni, un numero ridotto di ragazzi e persone nelle aule. E cercare di lavorare per un apertura totale, si ragiona sempre sull’immediato senza avere una prospettiva futura che invece è determinante.”