All'anagrafe disoccupato di fatto, nonostante la giovane età, imprenditore di stupefacenti “specializzato” nel “ramo” della marijuana che produceva in una serra che aveva realizzato all’interno dell’abitazione che condivideva con la mamma. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Gattatico che hanno arrestato “l’imprenditore” nell'ambito degli approfondimenti degli esiti del controllo del territorio. Con l'accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Gattatico hanno tratto in arresto un 18enne incensurato reggiano residente a Gattatico, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Al giovane insospettabile, in quanto incensurato, i carabinieri hanno sequestrato circa un etto tra hascisc e marijuana, un bilancino di precisione, circa 2.000 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio, 6 piante di marijuana dell'altezza di oltre mezzo metro con infiorescenze del peso di 700 grammi, fertilizzanti vari e un'intera serra costituita da tecnostruttura contenente impianto di irrigazione, aerazione nonché temporizzatore e misuratore digitale di acidità dell'acqua e del terreno. Nei guai è finita anche la mamma un'operaia 40enne denunciata alla stessa Procura per concorso nel reato non potendo non conoscere l’illecita attività del figlio che aveva allestito la serra in una camera della casa accessibile anche alla donna. A far scattare i controlli nell’abitazione l’atteggiamento sospetto del giovane trovato dai carabinieri seduto, in sospettosa attesa, su di una panchina del parco, mentre fumava una sigaretta con all'interno marijuana.