Stop del governo alla riapertura delle piste da scii. Una vera e propria beffa per gli operatori che erano pronti a riaprire oggi. Il comitato tecnico scientifico ieri a mezzogiorno ha espresso parere negativo sulla riapertura delle piste, ieri sera dunque il ministro della salute Speranza ha comunicato lo stop fino al 5 marzo. Rabbia dei gestori che si erano organizzati per riaprire oggi piste e impianti. Il Presidente del Consorzio del Cimone, Luciano Magnani, parla di presa in giro: "Sembra tutto irreale, in particolare la decisione presa dal ministro Speranza a 14 ore dalla riapertura degli impianti, dopo che erano giorni che preparavamo le piste, avevamo assunto personale e venduto oltre 35mila euro di biglietti e skipass online, proprio per evitare le file alle biglietterie. Ci siamo resi conto che la più penalizzata è la montagna - continua Magnani - in quanto nei centri commerciali e soprattutto nei centir storici delle città le persone possono girare tranquillamente ed essere numerose, invece sulle piste questo non è possibilie. Questa decisione del ministro Speranza mi sembra proprio non pensata e ha messo sicuramente in crisi tutti gli operatori della montagna emiliana e italiana che vivono di questo".
A questo punto stagione finita?
Finita - conclude Luciano Magnani con delusione
Sconcerto e stupore "per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a poche ore dalla annunciata e condivisa ripartenza per domani" sono stati espressi anche dal presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.