Era il 24 febbraio 2020 quando venne comunicato il primo caso di covid nel modenese: si trattava di Giorgio Grillenzoni, 62 anni, socio delle Garc di Carpi. Dopo un mese di lotta alla malattia, Grillenzoni morì il 23 marzo dello scorso anno.
E oggi, ad un anno di distanza l’emergenza per la pandemia ancora non è passata, continuano ad essere tanti i casi positivi rilevati in regione, ieri mille 588 su 35mila tamponi. 25 i decessi. Sul sito della Regione è possibile trovare il Report settimanale dell'andamento dell'epidemia, coi dati anche riferiti alle scuole.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità, le Cra, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e le persone dagli 85 anni in su (mentre lo ricordiamo, dal 1^ marzo saranno aperte le prenotazioni anche per chi ha dagli 80 agli 84 anni). C’è chi però in questa prima fase di vaccinazioni pare essere stato “dimenticato”. Sono gli operatori socio sanitari che si occupano dei disabili. Chiara Tassi ha intervistato Massimo, OSS del Charitas di via Panni a Modena dove sono 79 i disabili assistiti:
“Siamo un’ottantina di operatori, la maggior parte sociosanitari, e 8 infermieri dell’ausl. Questi ultimi sono stati gli unici ad essere vaccinati. Tutti noi altri, invece, abbiamo firmato il consenso informato circa un mese fa per il vaccino della Pfaizer, poi non abbiamo saputo più nulla. Abbiamo provato a percorrere tutte le strade per avere qualche informazione ma nulla. Ora stiamo agendo a livello sindacale per ottenere delle risposte”
Nessuno, ad esempi,o vi ha detto che siccome da questa settimana prende il via la vaccinazione per la categoria dei disabili verrete contestualmente vaccinati anche voi?
Non lo sappiamo, forse sarà così. Lunedì però sono arrivati i vaccini e ci sono solo le dosi per i nostri utenti, non per noi operatori.
Come operatori socio sanitari avremmo dovuto anche noi essere inseriti nella prima fase di vaccinazioni, si sarebbero evitati tanti problemi che sappiamo esserci stati e purtroppo ancora esserci nelle strutture.
A proposito, come va da voi dal punto di vista dei contagi?
Nessun caso. Facciamo i tamponi ogni 15 giorni, a volte è risultato qualche operatore positivo ma mai è stato trasmesso il virus ai nostri utenti. Questo significa che stiamo lavorando bene.