Oggi diventa arancione scuro la Romagna, lo stesso colore dovrebbe arrivare ad ore per Reggio Emilia, mentre Bologna –già arancione scuro- potrebbe passare al rosso, così come Modena. La decisione –che sarà presa dalla Regione- è attesa per oggi, con l’entrata in vigore al più tardi il 6 marzo, con il nuovo Dpcm. Ma ancora di certo, per quanto riguarda il cambio dei colori, non vi è nulla: quel che è certo è invece l’incremento dei casi, con un’incidenza dei positivi che si è impennata nell’ultima settimana di febbraio, riportando i contagi sui numeri di novembre, picco della cosiddetta seconda ondata. E crescono i ricoveri sia in terapia intensiva che negli altri reparti covid.
A tenere banco, accanto e in conseguenza proprio dei nuovi colori previsti per le nostre province, il tema della scuola, con una nuova mobilitazione prevista per venerdì alle 18 in Piazza Grande a Modena, organizzata da Priorità alla scuola. Diritto alla salute e diritto all’istruzione devono andare di pari passo, dicono. Soprattutto ad un anno dall’inizio della pandemia. Patrizia Santini ha intervistato Manuela Ciambellini del Comitato di Modena…
“Da subito, dalla prima ondata della pandemia è stato dato per scontato che i diritti dei minori siano quelli revocabili senza che ci siano né discussioni né conseguenze. Noi ci opponiamo fermamente a questa logica perché è solo mantenendo dal nostro punto di vista le scuole aperte che i diritti alla salute i diritti all’istruzione potranno essere conciliati.
Quello che noi chiediamo è che prima di decidere e ancora una volta di sacrificare i minori chiudendo indistintamente tutte le scuole si proceda ad individuare quanti sono i focolai in ogni singola scuola e da lì vorremmo che venisse valutato quali scuole chiudere e non chiudere a tappeto, ma vogliamo chiusure puntuali ed efficaci”